L’approvazione in ambito internazionale e la successiva adozione in Italia della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ha segnato un momento importante perché ha disegnato un quadro con un valore normativo e teorico che costituisce un riferimento imprescindibile per chi si trova ad affrontare i temi che riguardano l’inclusione di persone con disabilità. Per questa ragione Anffas Onlus si è impegnata sia a livello nazionale che in ambito locale a diffondere i contenuti della Convenzione presso la propria base associativa, tra le persone con disabilità intellettiva e relazionale, tra i volontari e gli operatori. Negli ultimi anni ha organizzato numerose attività formative, di promozione e editoriali che hanno avuto il comune obiettivo di far diventare la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità un diffuso strumento di lavoro per i servizi e di consapevolezza per le persone a cui essa è rivolta.
Uno dei lavori proposti da Anffas Onlus di Varese è stato il progetto «Compagni di diritti», nato da una duplice esigenza:
- quella, in primo luogo, di portare all’attenzione dei bambini della scuola primaria le questioni dell’inclusione, dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e di quelli delle persone con disabilità, dando loro l’occasione di affrontare questi temi sin dalle prime esperienze di socialità esterne alla famiglia;
- e quella, non meno importante, di formare alcuni soci, volontari e simpatizzanti sui temi della Convenzione in modo da poter essere, negli ambiti sociali, relazionali, lavorativi e associativi o di rappresentanza, competenti promotori dei diritti in essa contenuti.
A partire da questi obiettivi, Anffas Onlus di Varese ha ideato e realizzato un progetto rivolto agli alunni della scuola primaria, articolato in attività animate da volontari adeguatamente formati e centrate sulla conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e su quelli delle persone con disabilità.
Nel 2012 ha così preso avvio «Compagni di diritti» con un corso di formazione iniziale rivolto a un gruppo di volontari Anffas. Scopo del corso è stato quello di formarli a una metodologia adeguata all’intervento nella scuola primaria costruendo un percorso adatto all’età dei bambini e finalizzato alla presentazione e alla riflessione sulle Convenzioni ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e quella sui diritti delle persone con disabilità. Ne è scaturita la progettazione di attività rivolte alle classi quarte e quinte, da realizzare in un incontro della durata di due ore e condotto da una coppia di animatori.
Naturalmente un incontro non esaurisce il tema dell’inclusione, ma vuole essere uno spunto per destare l’interesse di alunni e insegnanti e «provocarli» affinché proseguano in autonomia il lavoro e la discussione. Si è quindi iniziato a incontrare i bambini contattando le scuole della provincia, proponendo loro il progetto e concordando tempi e modi dell’intervento nelle classi individuate. Durante tutto l’anno scolastico il lavoro degli animatori volontari è stato supervisionato attraverso rielaborazioni degli incontri e degli strumenti utilizzati. Negli anni successivi il progetto è stato proposto in diverse scuole fino all’anno scolastico 2014-2015: grazie all’impegno di 16 animatori volontari si sono realizzati incontri in 47 classi quarte e quinte della Provincia di Varese con il coinvolgimento di circa mille bambini. Con questo libro, attraverso racconti, aneddoti e descrizioni vorremmo accompagnare il lettore all’interno del percorso del progetto, facendo intuire quanto vissuto dagli animatori-volontari e quanto scaturito dai bambini che vi hanno preso parte. Non ci interessa il solo racconto del progetto, con l’illustrazione di obiettivi, la descrizione dei risultati raggiunti e la presentazione delle attività svolte. Per questo, forse, potrebbero bastare le poche righe qui sopra. Ci piacerebbe, invece, raccontare in che modo è avvenuta quella «magia» che è la relazione tra adulti e un gruppo di bambini che, per due ore del tempo scolastico, hanno provato a giocare attorno a temi molto seri e importanti, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che con i bambini si possono trattare anche questioni piuttosto difficili come le differenze tra le persone, i diritti e l’inclusione.
Il libro è suddiviso in 10 capitoli, ognuno dei quali rappresenta, in sequenza, un momento dell’incontro svolto nelle classi: alcuni di questi sono veri e propri giochi che vengono proposti, altri sono attenzioni altrettanto importanti nell’economia della proposta. Così come avviene durante il lavoro degli animatori nelle scuole, il libro propone un percorso al lettore attraverso contributi di tipo diverso.
- Così come ai bambini si spiega come si svolge l’incontro, qui si inizia con un racconto di Massimo Torresin che narra l’esperienza del progetto.
- Durante l’incontro ci si presenta per «scaldare l’ambiente» e conoscerci un po’. In questo capitolo Anffas Onlus viene presentata con un testo a cura di Anna Castiglioni e Donatella Pasti.
- Se con i bambini si chiede loro cosa pensano sia un diritto, qui proviamo a dire che cosa è un diritto, così come ne abbiamo discusso durante i corsi di formazione.
- Analogamente a quanto fatto con i diritti, si approfondiscono le Convenzioni ONU.
- Durante l’incontro con i bambini si propone il gioco «Mazzo di carte», che tratta della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che qui viene riprodotto insieme a un testo di Maria Giampetruzzi e Gavina Arru.
- Attraverso il gioco «Mazzo di carte» emergono alcuni significati degli articoli della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
- «C’è differenza» è tratta da una fiaba di Hans Christian Andersen con un adattamento di Maria Giampetruzzi così come è stata proposta ai bambini nell’incontro. Qui con una breve riflessione sui significati delle parole Differenza, Diversità e Disabilità.
- Un adattamento del gioco «Indovina l’articolo» che viene proposto ai bambini per ragionare sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e uno scritto di Gavina Arru e Maria Giampetruzzi su questo tema.
- Durante l’incontro nelle scuole si ripercorre il lavoro fatto per fare sintesi insieme ai bambini; qui ci proviamo con un racconto di Anna Pajetta e Gianpaolo Martinelli, che prende spunto dall’esperienza di «Compagni di diritti».
- Il momento del saluto finale con i bambini consiste nel lasciare in dono alcuni oggetti simbolici e rappresentativi di Anffas. Chiudiamo il libro con alcuni riferimenti bibliografici e sitografici, con i testi delle Convenzioni ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sui diritti delle persone con disabilità.
Ogni capitolo inizia con un box che descrive il momento dell’incontro con i bambini, così come viene proposto dai volontari: l’insieme di queste attenzioni e istruzioni per il lavoro rappresenta una sorta di vademecum per l’animatore.
Il libro è rivolto a chiunque sia interessato ad approfondire il progetto «Compagni di diritti» e i temi relativi all’inclusione delle persone con disabilità, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. In particolare abbiamo scelto di dedicare alcune parti ai bambini utilizzando una grafica e un simbolo a loro dedicati e di scrivere tutti i capitoli anche nel linguaggio Easy to read, progettato in modo da rendere facile da leggere testi che, altrimenti, non sarebbero accessibili ad alcune persone, nonostante il contenuto possa essere di loro interesse (http://easy-to-read.eu).