Ad un corso di formazione per operatori sanitari che lavoravano in diversi servizi pubblici e privati di una provincia e che avevano il problema di individuare modi efficaci per collaborare, hanno partecipato 30 persone. Nonostante alcune delle sessioni si sarebbero svolte in sottogruppi, avevamo deciso di iniziare in un unico gruppo e questo ci poneva il problema di come cominciare la giornata e di come eventualmente realizzare un’attività che proponesse una presentazione reciproca tra i partecipanti senza provocare un coro di sbadigli: si trattava allo stesso tempo di presentare il corso, scaldare l’ambiente, permettere ai partecipanti di presentarsi e iniziare a introdurre alcuni contenuti che sarebbero stati trattati durante il lavoro.
L’ipotesi che abbiamo elaborato è stata quella di sfruttare la dispersione territoriale dei servizi e degli operatori per costruire una mappa della provincia sulla quale collocare tutti i partecipanti.
In pratica utilizzando fogli di carta da pacchi assemblati tra di loro in modo opportuno e fissati con lo scotch, abbiamo costruito una carta stilizzata di tutto il territorio di riferimento, ottenendone un grosso foglio che occupava uno spazio di circa 10 x 6 metri, quasi tutta la stanza che avevamo a disposizione.
Una volta liberata la stanza da ogni cosa che occupava il pavimento, abbiamo disposto la mappa per terra, abbiamo chiesto alle persone di disporsi lungo il perimetro ed abbiamo spiegato come si sarebbe svolta l’attività: ognuno dei partecipanti avrebbe dovuto prendere posizione all’interno della mappa occupando il proprio territorio. Ne è seguita una presentazione/discussione interattiva tra i partecipanti e i conduttori che ha permesso contemporaneamente di visualizzare la dispersione dei servizi sul territorio e rappresentare alcuni dei problemi relativi alla collaborazione tra servizi diversi che erano l’oggetto del corso.